Quanto tempo ci vuole per realizzare i nostri obiettivi, per tagliare finalmente il traguardo?
Potrebbe sembrare la domanda più complessa al mondo, ma banalmente:
è necessario il doppio del tempo richiesto per arrivare a metà.
Lascia che mi spieghi meglio.
Abbiamo così tanti progetti per la testa che vorremmo realizzarli tutti uno alla volta.
Il più delle volte ci facciamo travolgere dal loro numero, iniziandone molti e finendone nessuno.
Le giornate da 24 ore sono insufficienti: vorremo diventassero 32, o persino 40.
Balle.
Purtroppo il tempo è una risorsa limitata, senz’altro democratica, ma pur sempre finita.
Eppure ogni giorno abbiamo 86400 secondi da allocare per i nostri obiettivi, i nostri sogni, le nostre ambizioni.
Sono gli stessi secondi di cui dispone Elon Musk, ed equivalgono a quelli posseduti dal presidente degli Stati Uniti d’America.
Furono i secondi a disposizione degli ingegneri che nel ’69 inviarono l’Apollo 11 sulla Luna.
La mancanza di tempo è un’illusione, un sintomo di una patologia ben nascosta.
È la bravura con cui decidiamo in che modo dedicare il nostro tempo a costituire lo spartiacque tra un successo e il fallimento.
È una questione di priorità, non di tempo.
Quando fissiamo con precisione una gerarchia di priorità, improvvisamente le giornate paiono più lunghe.
Il tempo si dilata? No, abbiamo chiaro cosa vogliamo fare.
La nostra meta è visibile, il nostro traguardo palpabile.
Quanto manca al traguardo?
Quanto manca?
1 giorno?
10 giorni?
Arriveremo al traguardo il 20 dicembre alle 18:20.
Non diciamo cavolate, non esiste niente di tutto ciò.
Possiamo essere precisi come svizzeri, ma non ci sarebbe alcun senso.
La nostra mente può pianificare, è in grado di prevedere.
Immaginiamo le attività che faremo nella prossima ora, nei prossimi giorni, e potremmo spingerci nel futuro di qualche settimana.
Quando il tempo si dilata però la nostra precisione decresce esponezialmente.
So con certezza che tra 20 minuti andrò a letto, ma non ho alcun’idea di cosa farò il 21 genaio 2020 alle 22:21.
Siamo aspiranti data scientis, più in generale imprenditori della nostra vita.
Imparare a pianificare e farlo bene risulta fondamentale.
Non possiamo sapere cosa ci sia dietro l’angolo, ma di una cosa possiamo essere sufficientemente certi:
Il traguardo richiede il doppio del tempo richiesto per giungere a metà percorso.
Un caldo abbraccio, Andrea
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