Immagino che tra le qualità tipiche degli ingegneri aerospaziali, e degli specialisti di missione, ci sia la pazienza.
Ahimè, fattore scontato.
Compiere un’azione, un piccolo gesto, e avere la pazienza che questo produca i suoi effetti.
Oggi? No.
Domani? No.
Quando? Devi avere pazienza.
Ieri eravamo tranquilli e sereni.
I film raccontano di momenti lenti e serate all’insegna della musica jazz. I nonni raccontano di meno stress. I genitori dei tempi in cui la vita era meno movimentata.
Cos’è successo?
Una domanda complessa a cui rispondere tra le righe di un post. L’obiettivo adesso è un altro.
Capire quali siano i vantaggi di portare pazienza nel piccolo della nostra vita.
Alziamo gli occhi. Saliamo di quota, propri lì verso il terso cielo stellato.
Una sonda, un satellite per le telecomunicazioni, un orbiter o un telescopio spaziale spesso condividono un lungo viaggio che parte a pochi metri dall’oceano e conduce manufatti umani oltre ogni confine.
Complessi calcoli matematici stabiliscono con minuziosa cura le precise traiettorie da rispettare.
Le equazioni sono semplificazioni. Le variabili cercano di descrivere una realtà troppo sofisticata.
Ecco perché è lecito aspettarsi che qualche correzione vada fatta.
Qui, la raffinatezza.
Minuscoli getti di idrazina compressa per modificare di pochi decimi di grado lo spostamento.
Una correzione minima, insignificante quasi stupida.
Affatto.
Una correzione, assolutamente intelligente.
Sul breve tempo non produce effetti. Su un viaggio di miliardi di chilometri?
Pazienza, per avere il risultato desiderato servito su un piatto d’argento.
La stessa pazienza che ha la goccia d’acqua nello scavare lentamente una roccia.
Minuscole correzioni. Piccole, ma efficaci.
Ora voglio che ti concentri su una cosa.
La tua vita.
La tua vita lunga come un viaggio.
Miliardi sono i secondi che passano, come i chilometri per una sonda
Ora pensa.
Sei te lo specialista di missione. L’ingegnere aerospaziale che deve prendere la delicata decisione di correggete la rotta.
Niente idrazina però.
Solo le scelte che compi ogni giorno.
Dalle più piccole, alle più grandi.
Devi rispondere ad una sola domanda.
Dove vuoi arrivare?
Punta la tua stella lontana, e inizia a muoverti nella sua direzione.
Oggi basta un passo. Domani avrai compiuto miliardi di anni luce.
Un caldo abbraccio, Andrea.
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