La crescita personale è il costante miglioramento del proprio carattere, il rafforzamento del mindset e l’affinamento del pensiero.
È una definizione personale, maturata nella mente nel corso degli anni.
Ho conosciuto per la prima volta questo mondo grazie ad Andrea Giuliodori, un ingegnere italiano fuggito a Londra, che cura Efficacemente.com
“Esempi pratici di crescita personale”
Il suo blog, tra i migliori in Italia, è ricco di corposi articoli contenenti decine di fonti da cui attingere conoscenza.
Puoi trovare un riassunto dei punti cardine della sua filosofia in un libro che consiglio caldamente di leggere. È come l’effetto di un fulmine a ciel sereno, in grado di cambiare drasticamente la tua vita con la forza di una goccia che inesorabilmente si fa strada nella dura roccia di montagna.
Addio.
Quando finirai di leggerlo, sarai un’altra persona, una nuova: migliore.
Crescita personale: l’auto
Io sono fermamente convinto di una cosa.
La crescita personale è un processo inesorabile e naturale.
Ognuno di noi migliora ogni giorno.
Alcune volte nemmeno ce ne accorgiamo altre è palesemente evidente.
Mi piace pensare che sia un processo controllabile.
Te lo spiego semplicemente usando la metafora dell’auto.
L’auto è la tua vita.
Il motore è accesso, la marcia inserita la prima.
Non serve premere il pedale dell’acceleratore: l’auto avanza senza alcun nostro intervento; così la nostra vita migliora con l’esperienza un giorno alla volta.
Però siamo gli autisti.
Allora decidiamo di premere l’acceleratore, scalando la seconda, poi la terza, quindi la quarta, raggiungendo infine la sesta marcia.
Anche adesso l’auto avanza senza alcun nostro intervento, solo che il tachimetro segna i 110 orari e non più quei miseri 5.
Fuori da metafora, questo significa che possiamo controllare il nostro miglioramento.
Occhio però, non è semplice. Dobbiamo avere chiare alcune cose.
Metriche
È inutile avere un’auto senza una chiara destinazione di dove guidarla.
Abbiamo esteso e approfondito questo concetto allacciandoci all’affascinante tema del tempo.
La destinazione da sola non basta. Deve essere meravigliosa e valida, ma dobbiamo anche avere un contachilometri e una cartina.
Dobbiamo cioè misurare il nostro progesso.
Una cosa può essere migliorata solo se misurata.
In assenza di metriche, non può avvenire alcun progresso.
Questo vale tanto per le aziende, quanto per noi esseri umani.
Ora le metriche scelte devono essere oggettive, e accuratamente selezionate.
Anche questo potrebbe diventare complicato.
Prendi questo blog.
Ho promesso a me stesso di scrivere 100 articoli sequenziali.
Un buon articolo deve avere necessariamente una SEO (Search Engine Optimization) verde, per un miglior posizionamento sui motori di ricerca.
Questo si traduce in una lunghezza di almeno 300 parole, una selezione dei termini accurata, una introduzione che contenga una definizione della parola chiave o una sua spiegazione e varie altre impostazioni.
Per quanto oggettive e valide siano queste metriche rimango io il giudice ultimo del mio lavoro: severo, pragmatico e scrupoloso.
Un articolo tecnico è di valore, uno pratico ha un’importanza più alta.
Perché in quello pratico ho imparato una competenza che sto trasmettendo, e per me questo ha davvero pochi eguali.
Evito di tediarti a lungo.
Riassumendo, per migliorare sempre dobbiamo:
- Avere una chiara destinazione: sapere chi vogliamo diventare e cosa migliorare
- Poter misurare il nostro miglioramento: selezionare delle valide metriche oggettive
- Mantenere il focus: lavorare su una cosa alla volta, in modo concentrato.
Un caldo abbraccio, Andrea.
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