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Cosa sono i Log da 0 a 0,001


Autore
Andrea Provino
Data
Tempo di lettura
4 minuti
Categoria
Logs

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Quando decidi di camminare su una strada che in pochi hanno percorso devi mettere in conto di perderti e sbagliare. Anche se, volendo proseguire davanti ogni difficoltà che l’avventura ti propinerà, ti assicuro che giunto in vetta, vedrai ciò che pochi hanno la possibilità di ammirare.

Questo è lo spirito di chi esplora. Quello che ha guidato gli astronauti alla conquista dello spazio o gli scienziati quando percorsero le gelide terre antartiche.

Nel 1969 non esistevano guide che spiegassero come costruire il Saturn V, che portò l’Apollo 11 al di là di ogni confine. 

Certamente, innumerevoli furono gli errori commessi dagli ingegneri, i prototipi guasti che esplosero sulle rampe di lancio, le vite umane perse e i soldi sprecati nello sviluppo di apparati mal funzionanti. Ma tutto questo permise alla NASA di raggiungere il suo obiettio e inviare l’uomo proprio lassù. 

Ora, per assaporare questo spirito non serve essere astronauti, scienziati o inegneri. Tutto quello di cui hai bisogno è un computer è una sfida particolarmente impegnativa. E’ vero, l’emozione non è la stessa. Ma il senso di soddisfazione che provi nell’arrivare dove pochi hanno camminato è difficile da descrivere. 

I “Log da 0 a 0,001” sono la trascrizione dei pensieri, delle ipotesi, dei processi che mi hanno permesso di scrivere le guide funzionanti. Al loro interno trovi errori di valutazione, strade in cui sono entrato per poi scoprire che fossero chiuse, disperazione e accenni di rassegnazione; crisi nervose e rabbia, accompagnati da imprecazioni e deliri. 

Sono proprio gli errori che rendono i Log così affascinanti, come quando guardi un film: sai che il protagonista sta per commetere un grave errore, perché sei a conoscenza di fatti che lui ignora, e vorresti aiutarlo ma non puoi. 

Cos’è un Log?

Un log è la registrazione sequenziale e cronologica delle operazioni compiute da un sistema informatico.

Generalmente sono prodotti automaticamente, e hanno una funzione di sicurezza: consentono di tenere traccia di eventuali errori o malfunzionamenti.

Analogamente i “Log da 0 a 0,001” trascrivono ogni passo da me seguito nel raggiungere lo scopo prefissatomi. 

Cosa singifica “da 0 a 0,001”?

Questa espressione è un po’ una presa per il c**o. Il primo Log naccque come guida, che quindi avrebbe descritto l’insieme di passi da compiere per passare da 0 a 100.

Scritto in questo modo, non risucivo a fare a meno di pensare alla canzone di Baby K dal titolo analogo. Così, ridussi l’espressione “da 0 a 100” a “da 0 a 1” dove 1 indica il 100% di completamento.

Quando iniziai a rendermi conto che i progressi fatti erano pressoche inesistenti, decisi di cambiare il titolo in un più che modesto “da 0 a 0,001” come per dire: “In questo post trovi tutta la fatica da me fatta per fare a malapena un piccolo passo”

Perche dovrei leggere i “Log da 0 a 0,001”?

Il primo grande motivo è per capire quanta fatica cela una semplice guida. Un post che puoi leggere in una manciata di minuti è il frutto di ore, talvolta giorni, di duro lavoro. E’ difficile quantificare l’impegno richiesto, e comuqnue attraverso i Log è complicato percepirla, anche se ti puoi fare un quadro generale. 

Il secondo motivo è per farti una risata. Dopo che il tuo cervello rimane fisso per ore sullo schermo di un monitor, scambi punti per punti e virgola, parentesi per apici e il risultato è che il computer frigge. Le imprecazioni che nascono in questi attimi sono momenti da condividere, perché in effetti compi errori che anche un bambino di 3 anni eviterebbe.

Il terzo motivo è motivazionale. Siamo circondati da cose che sembrano semplici e banali. Puoi guardare un video su YouTube di 10 minuti in metà del tempo, velocizzandolo o saltando le varie parti. E’ difficile cogliere fatica, impegno e determinazione di chi lo ha prodotto.

Questo riduce anche il valore percepito. Il rispetto per il materiale generato è ormai nullo, e di conseguenza diminuisce anche la voglia di impegnarsi per creare qulcosa di davvero bello: si attiva un circolo vizioso che produce risultati sconvenienti. 

Voglio provare ad invertire questo trend. Non importa se riesco oppure no, ci provo. Perché è quello in cui credo.

Ti aspetto al prossimo post.

Un caldo abbraccio, Andrea.


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