Pether Thiel, autore del libro da Zero a Uno, distingue 4 mentalità nate dalla combinazione di altrettante parole: ottimismo, pessimismo, definito e indefinito.
Perché: l’importanza della mentalità
Penso che questa sia tra le parole più affascinanti. Non tanto per il significato intrinseco, quasi nullo, quanto per il valore potenziale che può offrire.
Pensaci un attimo. Facciamo un esempio.
Da quale dispositivo stai leggendo queste parole?
La risposta è semplice e definita, e contiene un livello d’informazione finito: smartphone, tablet o computer (non puoi ancora leggermi su uno smartwatch ahimè… ci stiamo lavorando!)
Guarda invece cosa succede quando ti chiedo perché.
Perché stai leggendo queste parole? Magari ti ha incuriosito la combinazione tra titolo e immagine. Perché ti ha incuriosito? A te la risposta.
E ora un piccola analisi:
- Primo, la parola perché è in grado di dar vita a uno scavo interiore potenzialmente infinito.
- Secondo, la parola perché non prevede alcuna risposta definita e pertanto il valore è quantificabile solo dopo che l’informazione viene data.
Fenomenale.
Tutto questo per dirti perché ho decido di scrivere questo post.
Nel nostro percorso da Data Scientist e Deep Learning Engineer dobbiamo concentrarci non solo sull’aspetto tecnico ma anche su quello mentale: le 4 mentalità che scopriremo assieme possono migliorare il nostro mindset.
Introduzione
Ho evitato d’indagare a fondo nella vita dell’autore, operazione di rigorosa e fondamentale analisi utile a comprenderne davvero la mentalità.
Ti esorto quindi a prendere quanto segue come spunto di riflessione, e non come dogma imprescindibile.
Pether riflette su una domanda che molto spesso ho avuto modo di chiedermi: “Potete controllare il vostro futuro?“
La mia personale risposta diretta è: “Certo che possiamo controllarlo!”.
Procediamo con ordine.
Le 4 mentalità
Ripassiamo rapidamente un termine chiave: autoefficacia.
L’autoefficacia è il processo cognitivo che valuta l’agentività umana, ossia la sensazione che una determinata azione abbia causato un evento futuro.
Ottimo.
L’autoefficacia percepita deriva anche la concezione che abbiamo del futuro: siamo pessimisti o ottimisti? Dominati dal determinismo o dall’indeterminismo?
Trattando il futuro come definito, ha senso comprenderlo, lavorando per dargli una forma.
Considerarlo indefinito e dominato dalla casualità, riduce invece a quella forma di nichilismo passivo, decantato da Nietzsche, che si traduce in una rinuncia a padroneggiarlo.
L’aspetto meraviglioso è vedere come queste mentalità operino a diversi livelli della società, e dell’economia odierna, e come caratterizzino gli aspetti più disfunzionali del nostro mondo attuale.
Quali sono allora queste 4 mentalità?
- Pessimismo Definito
- Pessimismo Indefinito
- Ottimismo Definito
- Ottimismo Indefinito
Pessimismo Definito
Un pessimista definito crede che il futuro possa essere conosciuto, ma deve prepararsi poiché sarà deprimente.
Secondo Pether la Cina è l’esempio più significativo: ogni altro paese ha paura che possa conquistare il mondo. La Cina teme di non farcela.
Pessimismo Indefinito
Un pessimista indefinito guarda a un futuro deprimente e non sa che cosa fare al riguardo.
Pether ritiene che la mentalità tipica europea sia di reazione anziché di azione: reagiamo agli eventi attorno a noi sperando che le cose non peggiorino.
Il pessimista indefinito non può sapere con precisione se il declino sia lento o veloce, graduale o catastrofico: si limita ad aspettare che avvenga distraendosi.
Ottimismo Indefinito
La mentalità dell’ottimista indefinito è tale per cui pensi che il futuro sia migliore, senza tuttavia sapere esattamente in quale modo.
Si aspetta di poter trarre profitto dal futuro, ma non vede motivo di progettarlo concretamente: gli Stati Uniti odierni.
Invece di costruire un nuovo prodotto, gli ottimisti indefiniti migliorano quelli già esistenti.
Forti di un pensiero che esalta il progresso senza sforzo, gli ottimisti indefiniti hanno generalmente grandi aspettative ma pochi piani precisi per realizzarle.
Ottimismo Definito: mentalità aurea?
Arriviamo a quella che può essere considerata a ragion veduta la mentalità più efficiente e produttiva: quella dell’ottimista definito.
Per l’ottimista definito il futuro sarà migliore del presente se pianifica e lavora per migliorarlo.
Gli ottimisti definiti hanno guidato il mondo occidentale fino agli anni Sessanta del secolo scorso.
Il culmine? Probabilmente la corsa allo Spazio che portò l’uomo sulla luna nel 1969.
Oggi i grandi piani per il futuro sono diventati curiosità arcaiche.
Grazie a persone come Elon Musk e Jeff Bezos sembra che stiamo vivendo un’inversione di tendenza: sono loro i grandi ottimisti definiti?
Il valore di questo articolo non è immediato. Prenditi il tempo per riflettere, e scegli chi vuoi essere.
Ti lascio il link per l’acquisto dell libro:
Un caldo abbraccio, Andrea.
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